4. Vicino al mare
"Per chi è nato in un Paese bagnato dal Mediterraneo, il mare è un'esperienza dello spirito. Spazio che invita al viaggio ed al ritorno; respiro che, lambendo le terre, unisce e ci fa riconoscere fratelli.
L'anima apassionata del poeta cerca incontri, non divisioni; ama e sogna l'acqua, fonte ed archetipo di vita. Il Mediterraneo –come Eros— bagna i diversi per farli diventare simili. E la poesia è lo strumento principe per tale impresa.
Lo sapeva Omero, che ha fatto solcare le acque al suo Ulisse, tra amori e pericoli; lo sapeva Saffo di Lesbo, annullatasi nel mar Egeo per amore, secondo i versi di Ugo Foscolo; lo sa anche August Bover, che intitola questa nuova raccolta Vicino al mare, offrendo alla prima sezione il titolo simbolico e pregnante di Isole.
[...] Forse è proprio questo che piace della poesia di Bover: il non ostentato sapere che diventa emozione vissuta, che diventa ricordo ancestrale. Ancor di più se il lettore, pur approfitando dell'ottima traduzione in italiano, si addentra nella lingua originaria di August Bover, quel catalano che fu già di Ramon Llull per cantare l'amore e il sacro."
(Neria De Giovanni: "Un poeta tra mare e neve", pròleg a Vicino al mare, p. 3-5)